Il percorso

PREMESSA

La storia è questa: a fine estate 2013 il Sindaco. Angelo Riccardi, ha contattato la Dott.ssa Mariangela Vigotti, del Consiglio Nazionale delle Ricerche e Università di Pisa, per fare uno studio.L’obiettivo richiesto dal sindaco era di capire lo stato di salute della popolazione e per quanto possibile risalire ai tempi dell’incidente del 1976. Superati molti intoppi di varo tipo, finalmente è stato firmato un contratto tra CNR, Comune ed Asl, ai primi di gennaio 2015. Lo studio durera’ un anno. Il CNR mette a disposizione ricercatori e supporti vari ( strumenti programmi  ecc), il Comune dara’ dei soldi e i dati necessari, la ASL mette dati sanitari e il personale necessario per avere tali dati. Nello studio e’ prevista anche una valutazione ambientale che implica sia una ricostruzione della diffusione degli inquinanti nei giorni all’incidente del 1976, sia una valutazione dello stato attuale e anche per questo occorre il coinvolgimento di persone locali per integrare la documentazione che è stata gia’ raccolta. L’interesse degli epidemiologi per capire la situazione dello stato di salute a Manfredonia e’ molto vivo ed oggi c’è anche l’appoggio della agenzia regionale di sanita’.Il disegno dello studio(obiettivi, metodi, ecc) verrà discusso con la popolazione che vorra’ partecipare. Si vuole realizzare infatti una POPULAR EPIDEMIOLOGY. La prima cosa sarà proprio stabilire un calendario di  incontri con la popolazione per spiegare cosa vuol dire una ricerca partecipata e organizzarne lo svolgimento.

E’ fondamentale infatti, che obiettivi, metodi e modi vengano discussi con tutti. Gli studi come questo di solito si fanno in altro modo: si raccolgono i dati disponibili e si revisionano le conoscenze e si fanno delle analisi piu’ o meno standard. L’esperienza nel campo pero’ insegna che la componente di conoscenza locale è forse la più importante. Non dobbiamo fare uno studio per scoprire qualcosa di nuovo, ma per capire come stanno le persone. Gli esempi di popular epidemiology sono più frequenti all’estero ( e non sono neanche poi tanti) in Italia ancora rari. Tra i componenti la Commissione di studio il Prof Biggeri ha esperienza in proposito e mentre per molti componenti la Commissione sarà una esperienza nuova da mettere insieme all’esperienza degli altri ( le Istituzioni e i cittadini)

PERCORSO FATTO FINORA

6 Febbraio 2015 – Presentazione del Progetto di studio sulla Salute

Il giorno 6 febbraio 2015, nell’aula Consiliare del Comune, si è tenuta una conferenza stampa per presentare il progetto di studio epidemiologico su Manfredonia. Hanno parlato il sindaco Angelo Riccardi, il direttore generale dell’ASL di Foggia Ing. Attilio Manfrini, la dott.ssa Maria Angela Vigotti del Consiglio Nazionale delle Ricerche e Università di Pisa, il Prof. Annibale Biggeri dell’Impresa Sociale no-profit Epidemiologia e Prevenzione. Poiché a tutt’ oggi manca una valutazione accurata dello stato di salute della popolazione di Manfredonia nel 2013 il Sindaco Angelo Riccardi ha contattato la dott.ssa Maria Angela Vigotti per impostare una indagine epidemiologica. Nel gennaio 2015 è stata formalizzata la collaborazione tra Comune di Manfredonia, ASL di Foggia e CNR.

Il progetto si basa sui principi della ricerca partecipata che prevede la costituzione di un tavolo di lavoro a cui siederanno gli enti, i ricercatori interessati e anche i cittadini di Manfredonia. Da esso dovranno scaturire il disegno dello studio, le modalità del suo svolgimento e soprattutto i suoi scopi, i quesiti a cui rispondere e le implicazioni che deriveranno dai risultati. Il progetto si avvarrà di una valutazione della pressione ambientale, di una revisione delle conoscenze tossicologiche sulle sostanze inquinanti presenti, di una raccolta degli studi già effettuati su Manfredonia e infine di una valutazione dello stato attuale di salute della popolazione residente nel Comune.

Lo studio verrà realizzato con la collaborazione del Comune di Manfredonia, l’Istituto di Fisiologia Clinica del CNR, sedi di Lecce e di Pisa, la ASL di Foggia, l’Istituto di Scienze dell’Atmosfera e del Clima del CNR, sedi di Lecce e Bologna, l’Università di Firenze e l’Impresa Sociale no-profit Epidemiologia e Prevenzione.

La responsabile scientifica del progetto sarà Maria Angela Vigotti. Per il Comune coordinerà la Dott.ssa Margherita Fano che dirige il Sistema Informativo e Statistico e per la ASL il Dott. Fernando Palma che dirige la Unità Operativa di Statistica ed Epidemiologia.

La durata totale del progetto sarà di 12 mesi.

6 febbraio 2015 – Assemblea Civica Pomeridiana

Nel pomeriggio dalle 14 alle 15,30 si è tenuta un’Assemblea civica presso la Sala Consiliare del Comune di Manfredonia poiché nel protocollo di questo studio si prevede un’attività partecipativa oggetto di affidamento all’Impresa sociale Epidemiologia e Prevenzione Giulio A. Maccacaro E&P, organizzazione no profit attiva dal 1977 e proprietaria della rivista omonima organo dell’Associazione italiana di Epidemiologia di cui è presidente il Prof. Biggeri è presidente di E&P.

L’assemblea è stata voluta al fine di costituire un tavolo aperto dove il progetto partecipativo possa aver luogo.

Obiettivo principale: una reciproca prima conoscenza dei cittadini, in senso lato e non strutturato, e dei ricercatori.

Obiettivi secondari: prima definizione dei quesiti che l’indagine epidemiologica deve affrontare; prima definizione di una scala dei tempi e delle attività nell’ambito dell’indagine.

La prima parte della discussione ha affrontato il problema del coinvolgimento della popolazione: si da preminenza alla residenza o al lavoro (dal punto di vista dell’esposizione subita)? E’ utile una raccolta di informazioni cliniche spontanee e/o strutturate arrivando anche alla cartelle cliniche ospedaliere?

Sulla natura dell’indagine, che è anomala, con ricercatori esterni e soprattutto episodica (ha un inizio e una fine), ci si è posta la domanda circa il dopo. Una possibilità è sfruttare l’indagine per arrivare all’ istituzione di un osservatorio epidemiologico per Manfredonia nell’ambito della ASL provinciale.

Circa la situazione sociale si è rilevato che la città non è pacificata. Nella conferenza stampa del mattino del 6 Febbraio,per la prima volta, un operaio ha fatto un pubblico riconoscimento dell’inquinamento e dei problemi ambientali provocati dall’Enichem.

Le intenzioni dei diversi soggetti che ruotano intorno a questa indagine epidemiologica non sono ancora chiare e trasparenti per tutti gli interessati. I comitati nel tempo (quasi quarant’anni) hanno raccolto e prodotto molti documenti e studi scientifici. C’è la necessità in prima istanza di rendere conto ai cittadini di Manfredonia di tutta questa conoscenza.

Nel processo Enichem, finito con un’assoluzione, molte famiglie di operai sono state risarcite e si sono ritirate. Anche il Comune ha accettato un risarcimento (modesto intorno ai trecentomila euro) e si è ritirato dal costituirsi parte civile. Questo è ritenuto un fatto grave su cui sarà opportuno riflettere.

LE DOMANDE EMERSE:

Qual è la situazione attuale e soprattutto quali le prospettive future per Manfredonia ? Come si colloca l’indagine proposta rispetto alle decisioni che si dovranno prendere sul modello di sviluppo da seguire ? Puntare l’attenzione sulle bonifiche e sulle conseguenze dell’inquinamento passato serve a distrarre l’attenzione rispetto alla decisione di localizzare altre industrie nello stesso territorio ? E’ emersa anche la preoccupazione per la situazione sanitaria e la qualità dell’assistenza sanitaria, servizi diagnostici e hospice. Se ci sono state ripercussioni sulla salute della popolazione, infatti,un criterio di giustizia vorrebbe che ci si prendesse cura dei malati al meglio.

Proposta Prof Biggeri per delineare l’iter da seguire

Messa in opera di un sito partecipativo. Giancarlo Fabbro per E&P renderà attivo il sito entro metà marzo. Il sito avrà una redazione la cui cura è affidata a Rosa Porcu di Bianca Lancia.

Quesiti dell’indagine che dovranno essere sciolti nell’assemblea del primo aprile e a seguito della discussione sopra riassunta:

1) Sembra importante aggiornare studio di coorte degli operai fatto dall’Istituto superiore di Sanità;

2) Il sito partecipativo potrebbe servire a raccogliere storie, anche cliniche;

3) Lo studio potrebbe servire da palestra per formare il personale dell’osservatorio epidemiologico di Manfredonia che si vorrebbe istituire. Ci sono anche alternative come a Milazzo – Valle del Mela dove, finito lo studio, si è costituito un centro interuniversitario ambiente e salute;

4) La raccolta di documenti serve come biblioteca per definire le implicazioni dei risultati dello studio;

5) Lo sguardo, il punto di vista dell’indagine è rivolta al passato o al futuro?

6) La quantificazione della perdita di salute deve essere fatta con strumenti come gli anni di vita persi a causa della disabilità (DALY).

Ciascun punto è una domanda a cui si può rispondere in modi diversi. A seconda di come si risponde ne conseguono scelte metodologiche e possibilità diverse dell’indagine. Non si può fare tutto, bisogna scegliere. Su questo verteranno poi gli incontri, non necessariamente assemblee, successivi al primo aprile.

L’associazione Bianca Lancia pone la questione della Comunicazione e chiede che ci sia la massima diffusione della Ricerca e dei prossimi incontri. Si impegna a fornire una mappatura delle associazione presenti a Manfredonia alla responsabile del progetto Mariangela Vigotti, in modo da poter far partire un invito ufficiale per il prossimo 1′ aprile.

GRUPPO DI COORDINAMENTO

Intanto sta nascendo un gruppo di Coordinamento locale del Progetto di studio Ambiente\Salute Manfredonia. Esso è formato dai\dalle presenti il 6 Febbraio e dai\dalle a nuovi\e Cittadini e Associazioni che si stanno aggiungendo man mano. Bisogna infatti allargare la cerchia delle persone attive soprattutto in vista dell’incontro pubblico del 1° Aprile in modo che, in quel contesto, si possano chiarire quali prospettive apre il Progetto Salute, i diversi impegni che ognuno\a può\deve assumersi. Insomma iniziamo a costruire la Rete di sostegno\orientamento al Progetto Salute. Il Centro Diurno Alda Merini,nella persona del Responsabile Dottor Michele Grossi,ha subito aderito alla proposta e si è reso disponibile per garantirci un luogo istituzionale in cui fare gli incontri del Gruppo di Coordinamento locale.

INCONTRO 3 MARZO 2015

Ci siamo incontrati Martedì 3 Marzo ore 18\20 sempre presso il Centro Diurno via Orto Sdanga  97.

QUESTE SONO LE PRINCIPALI QUESTIONI EMERSE:

1) IL NOME proposto per il sito è: AMBIENTESALUTEMANFREDONIA.IT;

2) IL LINGUAGGIO:non sempre abbiamo inteso bene non il significato, ma il SENSO, vero,delle parole usate. Quindi se vogliamo allargare sempre la Comunicazione a tutti, bisogna tenere in conto che noi siamo ignoranti nel senso che ignoriamo, a volte anche il significato, di certi termini;

3) Ciò pone subito la questione: tutto deve essere sempre comunicato a tutti?Mantenendo,naturalmente,sempre fermo il principio della  TRASPARENZA,  ci sono temi\termini a cui solo un gruppo più selezionato può/deve accedere per fare la mediazione giusta senza tradire la verità delle cose?  Ad esempio si è posto il quesito: naturalmente noi MEMORIA STORICA vogliamo che questo Progetto Salute riapra una porta per lottare per un modello di sviluppo diverso, ma, conviene, politicamente, porre da subito sul tavolo anche la QUESTIONE impianto GAS?Il tema potrebbe essere divisivo e riproporre da subito il dilemma\conflitto: attese di occupazione e\o difesa dell’ambiente? Sul Progetto Salute invece,si potrebbero unire energie diverse,forze politiche trasversali per ri\creare un Movimento Cittadino per uno sviluppo futuro che preveda UNA CITTA’ VIVIBILE come chiedevano le donne  in piazza negli anni 80\90?

4) Il 3 Marzo non eravamo tanti\e( il tradimento delle lotte  brucia ancora: anche i nuovi venuti hanno espresso la loro disillusione per le lotte tradite)per cui si è deciso di cambiare strategia di Comunicazione. Ci siamo impegnati\e a contattare direttamente noi le varie Associazioni nonchè cittadini\e perchè la via mail non ha dato risultati generativi;

5) Per lo stesso motivo  abbiamo deciso di chiedere al Sindaco di fare UN MANIFESTO INFORMATIVO per la Città riguardo all’assemblea del 1° Aprile;

6) Data la necessità di avere energie disponibili in loco( noi donne di Bianca Lancia abbiamo tutte una certa ‘età e il peso della cura della famiglia)  competenti,forti della indicazione informale di una possibile  borsa di studio,emersa il pomeriggio del 6 febbraio, abbiamo pensato di indicare dei giovani che  per varie ragioni(di studio e di lotta) hanno affrontato la Questione ambiente\salute a Manfredonia per cui sono informati e  motivati;

7) Abbiamo deciso di incontrarci a scadenze regolari per verificare insieme l’iter delle informazioni\iniziative.

8) NON E? FUORI LUOGO, infine, ciò su ci tutti/e abbiamo il pieno accordo:

RIBADIRE LA FIDUCIA CHE RIPONIAMO NELLA COMMISSIONE DI STUDIO A CUI SIAMO GRATE\I  PER AVER APERTO UNA PORTA ALLA SPERANZA.

PASSIAMO PAROLA! "LIBERTA’ E’ PARTECIPAZIONE"

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