I quesiti epidemiologici

I quesiti epidemiologici – Dai le tue risposte

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In ogni studio o investigazione epidemiologica, cioè relativa alla stato di salute di una popolazione, bisogna prima definire bene le domande ossia i quesiti a cui si intende dare risposta.
I metodi e i dati che si raccoglieranno dipendono dai quesiti a cui si vuole rispondere.
La discussione sui quesiti epidemiologici è iniziata il 6 febbraio ed è proseguita il 1 aprile e il 16 Giugno 2015 nelle assemblee e incontri pubblici con la cittadinanza di Manfredonia promossi nell’ambito del progetto. In preparazione dell’incontro pubblico di Settembre pv, intendiamo allargare la discussione a tutti coloro che vogliono partecipare compilando il questionario e\o contribuendo anche con nuove domande o commenti o suggerimenti che meglio formulino il quesito o lo rimodellino

Le domande 1, 2 e 3 affrontano il problema del coinvolgimento della popolazione: ci restringiamo ai soli residenti a Manfredonia? Diamo la preminenza alla residenza o al lavoro (dal punto di vista dell’esposizione subita)? E’ utile una raccolta di informazioni cliniche spontanee e/o strutturate arrivando anche alla cartelle cliniche ospedaliere?
  1. Consideriamo solo l’esposizione residenziale degli abitanti di Manfredonia?
  2. Aggiorniamo ad oggi lo studio di coorte sugli operai che l’Istituto Superiore di Sanità fece nel 2001 sulla salute di coloro che erano presenti al momento e nei giorni successivi all’incidente del 1976?
  3. Lo studio epidemiologico potrebbe servire a raccogliere storie, anche cliniche?
Le domande 4, 5, 6 sono più operative e riguardano in concreto i fini che ci poniamo nel raccogliere il materiale relativo alle vicende ambientali e sanitarie di Manfredonia, se ci dobbiamo occupare di aspetti strettamente medici o piuttosto allargare lo sguardo alle disabilità, al disagio psicologico e più in generale alla sofferenza di tutta la comunità. Inoltre l’indagine epidemiologica è condotta con ricercatori esterni e soprattutto ha un inizio e una fine, ci si pone il problema: e dopo? Una possibilità è sfruttare l’indagine per formare personale e competenze adeguate e, laddove ci siano, potenziarle.
  1. La raccolta di documenti serve come memoria o per definire le implicazioni dello studio?
  2. La quantificazione della perdita di salute deve riferirsi alle disabilità?
  3. Lo studio potrebbe servire da palestra per formare il personale per la sorveglianza epidemiologica a Manfredonia?
Le domande 7 e 8 riguardano proposte di analisi e studi che possano colmare eventuali lacune e sono relative alla situazione ambientale passata e presente di Manfredonia.
  1. Facciamo una ricostruzione delle aree di ricaduta dell’arsenico in seguito all’incidente del 1976 e ai rilasci continui in condizioni normali di esercizio, attraverso modelli di qualità dell’aria?
  2. Avviamo un’nalisi delle conoscenze ambientali su: sostanze pericolose emesse in modo accidentale e continuo dall’area industriale (arsenico, ecc.); contaminazione misurata sulle matrici ambientali (aria, acqua, suolo, alimenti, organismi); situazione delle bonifiche?
La domanda 9 è posta per valutare se lo studio epidemiologico deve mirare più a capire quali sono stati gli effetti della esposizione passata sulla salute dei cittadini e dell’ambiente oppure a definire i possibili effetti futuri della situazione attuale?
  1. Lo sguardo, il punto di vista dell’indagine è rivolta al passato o al futuro?
    Sulla situazione sociale si rileva che la città non è pacificata. Qual è la situazione attuale e soprattutto le prospettive future per Manfredonia? Come si colloca l’indagine proposta rispetto alle decisioni che si dovranno prendere sul modello di sviluppo da seguire? Puntare l’attenzione sulle bonifiche e sulle conseguenze dell’inquinamento passato serve a distrarre l’attenzione rispetto alla decisione di localizzare altre industrie nello stesso territorio?
    Ciascun punto è una domanda a cui si può rispondere in modi diversi. A seconda di come si risponde ne conseguono scelte metodologiche e possibilità diverse dell’indagine. Non si può fare tutto bisogna scegliere.

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